L'associazione raccoglie e promuove i contatti e le ricerche, fra i membri della famiglia, al fine di mantenere la memoria, la cultura e le tradizioni del passato.
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Descrizione di Fastro, principali caratteristiche, l'emigrazione, la sua storia.
Fastro è diviso in due parti: Fastro Bassanese, che
fa parte del comune di Cismon del Grappa, provincia di Vicenza, e la
frazione maggiore, Fastro propriamente detta, che appartiene al
comune di Arsiè in provincia di Belluno. Le provincie di Belluno e
Vicenza fanno parte della regione Veneto di cui i luoghi più
conosciuti sono Venezia, Padova, Verona e Cortina d'Ampezzo.
Le cittadine più vicine sono: Feltre (15 km), Bassano del Grappa (35
km), Belluno (45 km), Trento (70 km).
Fastro è un piccolo paese, composto da diverse
borgate: il Canal, il Solivo, il Pusterno ed il Bassanese.
Il motivo per cui il territorio è diviso tra due provincie va
ricercato nella sua storia.
Il paese si trova a 345 metri di quota sul livello del mare e si sviluppa sul fondo di una valle che congiunge la Valsugana con il feltrino. Mentre la borgata del Canal occupa il fondo della valle, le altre si arrampicano sui fianchi delle montagne.
L'economia del territorio non presenta risorse particolari. Un tempo gli abitanti vivevano dei prodotti della terra e dell'allevamento che vanivano praticati nei campi del fondovalle e nei pascoli degli alpeggi sulle montagne che circondano il paese. Oggi la maggior parte delle persone lavora fuori del paese.
Mentre un tempo i pendii erano completamente coltivati, in gran parte a vite ma anche con patate, fagioli, mais, ..., oggi molti dei terreni sono stati abbandonati e il bosco sta lentamente riconquistando il territorio. L'agricoltura praticata è rivolta principalmente al consumo domestico.
Le uniche forme di turismo sono quelle relative ai discendenti del luogo che tornano per trascorrere le vacanze nel luogo di origine, dove magari hanno ancora dei parenti, o di persone che vengono per visitare i luoghi da cui sono partiti i loro antenati.
Attualmente Fastro conta meno di 500 abitanti, la maggior parte di nome Dall'Agnol. La seconda famiglia, per numero, è Brandalise. Ci sono anche famiglie Grando, Battistel, Saccaro, Dalle Mulle ed altre.
Fastro, come molti altri paesi del Veneto, e del Feltrino in particolare, ha sempre contribuito a popolare le file dell'emigrazione. Le motivazioni sono da ricercare principalmente nella scarsità delle risorse del territorio, non solo del paese ma di tutta la zona.
L'evento più significativo del fenomeno
dell'emigrazione è quello legato all'emigrazione verso il
Brasile. Nel 1876 Don Munari, l'allora parroco di Fastro,
partì con un gruppo di 275 persone di cui 11 famiglie del paese per
andare verso il nuovo mondo.
L'emigrazione è continuata anche nei decenni seguenti verso le mete
che di volta in volta erano disponibili (Argentina, Stati Uniti
d'America, Canada, Francia, Belgio, Torino, Milano, ...).
Per certi versi l'emigrazione, seppur temporanea, continua tutt'oggi
visto che la maggior parte della popolazione in età lavorativa parte
ogni mattina per tornare alla sera.
Una delle caratteristiche di questo piccolo paese sono le case
antiche che hanno una struttura particolare. Si tratta di costruzioni
alte e strette in modo da sfruttare la luce ed il calore del
sole.
Ogni casa ha ampi poggioli in legno su cui venivano posti ad
essiccare i prodotti della terra (mais, tabacco, ...).
Altro elemento caratteristico sono le fontane che venivano usate per attingere l'acqua ma anche per lavare. Ogni contrada presenta uno o più capitelli che testimoniano la profonda fede religiosa degli abitanti.
Ultimo aggiornamento: 15/01/2007