La
Famiglia Dall'Agnol
Órgão oficial da Associação das famílias emigradas de Arsiè Ano 6 - nr. 7 Março 2001 |
FELTRE
- Domenica 8 ottobre 2000, S. Pelagia Ci sono ancora massi pericolanti Dalla montagna si è staccato uno sperone di 500 metri cubi Ieri mattina il consorzio rocciatori ha effettuato un sopralluogo sulla parte alta del Peron Grignato Le due strade rimangono chiuse |
ARSIE'.
Quindici metri per dieci: queste le misure approssimative dello sperone di roccia e terra che si è staccato venerdì mattina dal banco di "Peron Grignato" e che ha trascinato a valle sassi e macigni che hanno terminato la loro corsa sulla strada comunale delle Fornaci e della statale 50 bis tra Arsiè e Fastro, provocando l'interruzione del traffico. Circa 500 metri cubi di materiale. Questo il responso di un primo sopralluogo effettuato ieri mattina da due tecnici del Consorzio triveneto rocciatori, incaricato dall'Anas delle operazioni di disgaggio. I due hanno risalito, partendo dalla statale, tutto il canalone creato dalla frana, arrivando fin sotto il punto di distacco. Lì, nonostante l'inclemenza del tempo con nuvole molto basse, hanno provveduto a fotografare la zona. Il pericolo di nuove cadute non sembra scongiurato, soprattutto se continuerà a piovere. Una ventina di metri sotto lo sperone si è formato una sorta di ghiaione con sassi e macigni di diverse dimensioni. Ma altri macigni si trovano lungo il pendio, sparsi su un raggio molto ampio, spesso fermati dagli alberi. I più grossi sono comunque già stati trascinati a valle. Numerosissimi anche gli alberi sradicati o tranciati a metà dai massi nella loro corsa verso valle. Altre foto erano state scattate anche nel pomeriggio di venerdì quando un elicottero della Elidolomiti con personale della ditta di disgaggi era decollato dalla piana di Fonzaso per verificare da vicino lo stato della frana. Ulteriori sopralluoghi sono previsti nei prossimi giorni. Solo quando la situazione sarà ben chiara si potranno cominciare a progettare gli interventi per ripristinare la viabilità. Sicuramente si dovranno liberare i massi pericolanti, rifare il manto stradale e probabilmente mettere in opera barriere paramassi. Non si sa quindi ancora per quanto tempo dureranno i disagi per gli abitanti delle frazioni. Più fortunati sono quelli di Mellame e Rivai. Per loro il presidente della provincia De Bona ha deciso l'apertura temporanea della provinciale Arsiè - Col Perer, attualmente chiusa per lavori di allargamento. L'unico inconveniente è rappresentato dal fondo stradale sconnesso per un tratto di circa trecento metri, ma la necessità di consentire il passaggio, a senso unico alternato regolamentato da semafori, per non isolare i due abitati, non ha dato il tempo di perfezionare le opere necessarie. Più difficile invece la situazione per Fastro e San Vito i cui abitanti sono costretti a passare per Primolano utilizzando le "Scale" e la superstrada, o a servirsi della strada della Valnevera. La Dolomitibus ha modificato gli orari delle proprie corse visto l'allungamento dei percorsi, e così pure l'amministrazione comunale per quanto riguarda i trasporti degli alunni alle scuole del capoluogo. Non sembra in discussione, al momento, lo svolgimento della tradizionale Fiera delle Anime, in programma nel capoluogo domenica 15 ottobre. Certo qualche problema ulteriore potrebbe nascere. Gli abitanti di Rivai e Mellame in quella giornata utilizzavano, visto il gran numero di bancarelle e la folla che rendono intransitabile il centro del capoluogo, come arteria per raggiungere Arsiè la strada comunale delle Fornaci, ora chiusa al traffico. L'alternativa è già stata trovata. All'altezza dell'ultimo tornate scendendo i veicoli verrebbero dirottati lungo la strada che passa sotto il "Murazz" e da lì si può raggiungere la statale passando dietro l'albergo Flaminio. |
FELTRE
- Domenica 5 novembre 2000, S. Zaccaria Viabilità, Fastro non ha più pazienza Un mese dopo la caduta massi cittadini arrabbiati per i ritardi Un'assemblea accesa venerdì nella frazione che è quasi isolata |
ARSIE'.
|
FELTRE
- Mercoledì 13 dicembre 2000, S. Lucia |
ARSIE'.
Via libera al traffico tra Arsiè e Fastro. La statale 50 bis, chiusa da oltre due mesi, è finalmente stata riaperta ieri pomeriggio, dopo che gli operai dell'Anas hanno provveduto alle ultime operazioni di manutenzione della carreggiata. Nei giorni scorsi erano terminati i lavori di messa in opera delle barriere paramassi resesi necessari dopo la frana del 6 ottobre. Allora numerosi massi si erano staccati dal banco di "Peron Grignatto" ed erano piombati sulla statale tra il capoluogo e la frazione. E avaevno costretto l'Anas alla chiusura del traffico. In precedenza erano state portate a termine anche le operazioni di disgaggio e di pulitura della parete. Un centinaio di metri di paramassi dovrebbe dunque proteggere il passaggio delle auto. Resta invece ancora chiusa la strada comunale delle "Fornaci", interrotta anch'essa a causa della frana. A nulla sono valse le proteste degli abitanti per fare in modo che l'Anas posizionasse le barriere paramassi non a ridosso della statale, ma che invece fossero in grado di proteggere anche l'arteria comunale.E a nulla era servito neppure un vertice convocato in prefettura tra le parti interessate per cercare una soluzione che accontentasse tutti e che impegnasse risorse finanziarie limitate. L'amministrazione comunale non ha soldi per i paramassi e se non arrivano finaziamenti esterni la strada rimarrà dunque chiusa. A meno di soluzioni alternative alle quali i tecnici comunali stanno lavorando. Con l'apertura della statale va in pensione, per il momento, il by - pass, realizzato dai volontari e dall'amministrazione comunale. (a.d.m.) |